sabato 1 marzo 2014

IOR

Non è come chi mi conosce potrebbe credere. Questo post non vuole essere uno sproloquio anticlericale: lo IOR del titolo è l'Istituto Ortopedico Rizzoli, presso il quale sono stato ospite per qualche giorno.
A fine febbraio, infatti, sono caduto da una pianta mentre potavo, sfracellandomi una zampa -e per fortuna solo quella-. Ora e per i prossimi due mesi ciondolerò fra letto, divano e sedia, in attesa della rimozione del gesso prima e della rimessa in moto della gamba dopo. Il tutto con una bella impalcatura di titanio a tenere insieme le ossa.
Da un punto di vista produttivo questo comporta la non potatura degli olivi per quest'anno (un male davvero minore) ma soprattutto l'interruzione dell'espansione dell'attività nel campo delle erbe aromatiche, della quale vi parlerò prima o poi in un post.
Dal punto di vista commerciale l'interruzione o comunque il forte rallentamento della distribuzione dell'olio, almeno per tutto il mese nel quale porterò il gesso.
Insomma, da un punto di vista imprenditoriale una mezza tragedia.
Fa nulla, mi consolerò pensando che poteva andare peggio.
Invito caldamente gli amici, conoscenti e sconosciuti che vanno su e giù per tetti, alberi ed altezze varie a non sottovalutare l'onnipresente forza di gravità, che forse paragonata ad altre forze fondamentali non è tanto intensa, ma che, in sinergia con un suolo duro, è più che sufficiente per fare taaaanto male.
Come monito, allego una lugubre radiografia della mia gamba prima dell'operazione. Quei simpatici coriandoli bianchi non sono i residui di una festa di carnevale al pronto soccorso ma i frammnenti delle mia ossa.
 


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