mercoledì 12 marzo 2014

Perchè costa tanto?

Sono un assiduo spettatore di tutti i programmi di inchiesta che Raitre (la vecchia Telekabul), e lunedì scorso a Presa Diretta ho seguito con interesse la puntata sulle sofisticazioni, che cominciava con quelle relative all'olio.
Inchiesta sicuramente interessante, ma mi sembrava che non ci fosse nulla di nuovo: senza entrare nei dettagli degli oli deodorati e degli alchilesteri -effettivamente temi un po' specialistici- speravo che fosse appurato che una bottiglia che costa 3€ sullo scaffale del supermercato può contenere di tutto tranne che olio extravergine di oliva. Invece un paio di persone mi hanno contattato mostrando grande sorpresa su quanti pastrocchi si fanno nel mondo dell'olio.
Che fare? Come proseguire, nel mio piccolo, l'opera meritoria di Iacona? Con un po' di trasparenza. Nei grafici e nel file di commento troverete le voci di costo che vanno a comporre il prezzo finale del nostro olio, informazioni a mio avviso essenziali per capire il costo della qualità e della onestà.
Vi segnalo, inoltre, un sito estremamente interessante: l'ISMEA dà i prezzi di tanti prodotti agricoli, tra i quali l'olio di oliva in tutte le sue qualità, in tutte le piazze d'Italia e del Mediterraneo. Fatevi un giro e guardate il costo all'ingrosso di 1 kg di olio extra, aggiungete mentalmente l'imbottigliamento, i vari trasporti, i vari guadagni dell'imbottigliatore e del distributore, e vedete se state dentro ai 3€/L!


 Costi dell'olio Micele (clicca qua!)


sabato 1 marzo 2014

IOR

Non è come chi mi conosce potrebbe credere. Questo post non vuole essere uno sproloquio anticlericale: lo IOR del titolo è l'Istituto Ortopedico Rizzoli, presso il quale sono stato ospite per qualche giorno.
A fine febbraio, infatti, sono caduto da una pianta mentre potavo, sfracellandomi una zampa -e per fortuna solo quella-. Ora e per i prossimi due mesi ciondolerò fra letto, divano e sedia, in attesa della rimozione del gesso prima e della rimessa in moto della gamba dopo. Il tutto con una bella impalcatura di titanio a tenere insieme le ossa.
Da un punto di vista produttivo questo comporta la non potatura degli olivi per quest'anno (un male davvero minore) ma soprattutto l'interruzione dell'espansione dell'attività nel campo delle erbe aromatiche, della quale vi parlerò prima o poi in un post.
Dal punto di vista commerciale l'interruzione o comunque il forte rallentamento della distribuzione dell'olio, almeno per tutto il mese nel quale porterò il gesso.
Insomma, da un punto di vista imprenditoriale una mezza tragedia.
Fa nulla, mi consolerò pensando che poteva andare peggio.
Invito caldamente gli amici, conoscenti e sconosciuti che vanno su e giù per tetti, alberi ed altezze varie a non sottovalutare l'onnipresente forza di gravità, che forse paragonata ad altre forze fondamentali non è tanto intensa, ma che, in sinergia con un suolo duro, è più che sufficiente per fare taaaanto male.
Come monito, allego una lugubre radiografia della mia gamba prima dell'operazione. Quei simpatici coriandoli bianchi non sono i residui di una festa di carnevale al pronto soccorso ma i frammnenti delle mia ossa.