lunedì 9 febbraio 2015

Sono in ritardo. Per fortuna!


Finita la raccolta delle olive, si comincia con la potatura.
Il periodo giusto è quello del riposo vegetativo, quando a causa del freddo l'olivo diminuisce la sua vitalità. L'olivo è un sempreverde, quindi non si ferma mai del tutto. Pertanto, se si anticipa troppo l'"intervento cesorio" (questo l'ho letto su una rivista specializzata e fa tanto figo), quando ancora l'olivo è in vegetazione, le nuove gemme partiranno subito ed il freddo di febbraio e marzo le brucerà, rovinando l'opera di potatura. Se invece si ritarda troppo, si andrà a tagliare una pianta che ha già speso le energie immagazzinate l'anno prima nelle radici per far partire le nuove gemme. La ripartenza, dopo la potatura, sarà quindi più moscia con conseguenze sulla produzione annuale di frutti.
Ed io, quest'anno, c'ho preso? Pare proprio di sì. A causa di un autunno ed un inizio inverno molto caldi e soleggiati, subito dopo la raccolta le piante hanno cominciato a vegetare moltissimo: fino a gennaio tutte le punte degli alberi erano completamente verdine chiare, indice di nuovi germoli in accrescimento (figura 1). L'ondata di freddo che è arrivata da qualche giorno ha scottato (figura 2) o completamente bruciato (figura 3) i giovani germogli, mettendo fine alla vegetazione del 2014, anche se con un po' di ritardo. Ora le piante sono ferme e posso cominciare a rimuovere i rami vecchi, compromessi dai funghi del 2014 e da queste ultime gelatine ed aspettare la nascita dei nuovi germogli in primavera.
Fig. 1 - Foglioline nuove verdi

Fig. 2 - Foglioline scottate, verde acido
Fig. 3 - Foglioline strinate


Finally cold and frost arrived and olive trees stopped growing. The stop has been a little violent: due to the warm winter so far, trees were full of new tender leaves (picture 1) that the cold of the past days burned (pictures 2 and 3). That is not such a big problem: pruning is going to clean the old, dead or damaged branches and to prepare trees for a new rebirth in spring. Let's start from tomorrow!



みんな様僕の日本語だめです。ごめんなさい。

は来ました。新くて弱い葉は(picture 1)死にました (picture 2). でも僕は心配しません:明日から始ます、ぜんぶ片付けります!

venerdì 12 dicembre 2014

Stato di calamità

“Definire calamità naturale l'attacco della mosca olearia è ridicolo, c'è da prendersela solo per non aver adottato le contromisure necessarie pur avendole a portata di mano.”

Questa affermazione riassume in maniera molto chiara lo spirito con cui affrontare quest'annata particolarmente sfortunata o meglio, nella quale molti olivicoltori hanno fatto di tutto per essere sfortunati. Il problema è che l'unica soluzione sembra essere quella di chiedere risarcimenti allo stato: riusciranno i nostri eroi a cambiare mentalità?

L'articolo completo, Molto interessante e che vi consiglio di leggere insieme ai commenti, è QUI.

martedì 2 dicembre 2014

Regali di Natale

Il Natale è alle porte, c'è da fare i regali. Ansia, frenesia, pant pant.
Niente paura, ci sono i nostri prodotti, sia quelli utili e buoni (l'olio ed il sapone), che quelli futili e belli (i piattini di olivo).



Nel "Dispaccio Aziendale 2014" la descrizione accurata dei prodotti e tutti i dettagli commerciali.


domenica 23 novembre 2014

Olio 2014



"Per aspera ad astra". Così mi spronava la mia dolce metà durante la raccolta delle olive. 
Quest'anno è andata male, soprattutto da un punto di vista quantitativo. Tutti i dettagli nel consueto Report scaricabile in fondo al post.
Aspera: l'olio disponibile è pochissimo, 550L. 
Astra: nonostante i valori chimici non siano da campionato del mondo, il sapore è ottimo: un fragrante fruuttato di oliva, con sentori di mandorla ed erba fresca. 

Mi dovrò inventare qualcosa per integrare il magro reddito oleicolo. Stay tuned!


sabato 4 ottobre 2014

Previsioni sulla raccolta 2014

Siamo quasi al termine della stagione olivicola, che tra un mese si concluderà con la raccolta, ed è quindi tempo per fare qualche previsione.
Potrei, da buon contadino, lamentarmi dell'annata troppo piovosa; effettivamente le temperature basse, la mancanza di una vera estate, e l'umidità molto più elevata del solito e quasi incessante dalla primavera fino ad ora, hanno fatto sviluppare una notevole quantità di malattie fungine che hanno sicuramente inficiato la capacità produttiva degli alberi.
Tutto sommato, però, chi a Senise coltiva gli olivi nel corso dell'anno ora ha le olive sugli alberi (e noi per fortuna siamo fra questi): il duro lavoro ci sta dando i suoi generosi frutti e fino a fine agosto era stimata una produzione di circa 8-10 hL di olio. La stima, purtroppo, va rivista al ribasso perchè da settembre l'ennesimo fungo della stagione, la lebbra, ha pesantemente intaccato la Farasana, varietà tipica, versatile, ma estremamente sensibile a molte malattie. C'è poi l'abituè delle nostre zone, la mosca, che si sta manifestando, anche se con meno virulenza dello scorso anno.

Farasana Lebbrosa

Esito della lebbra: le mummie


    
Punture e danni della mosca
Date le premesse quest'anno avremo molte difficoltà a trovare olive al di fuori del mio campicello: quei pochi oliveti curati, infatti, o appartengono a persone chelo coltivano ad usofamiliare, o che hanno già un qualche commercio di olio in corso e non danno certo le olive da raccogliere a terzi. Gli altri, un buon 70-80% della superficie olivetata senisese, sono in uno stato di abbandono quasi totale e quindi, in un'annata come questa, improiduttivi.
La disponibilità di olio, pertanto, potrebbe non coprire tutto il 2015.

giovedì 19 giugno 2014

Fioritura ed allegagione

E' da poco terminata la fioritura degli olivi, che quest'anno è stata mediamente buona, con punte scarse sulla coratina e straordinarie sulla farasana, come si può vedere da queste foto.










Nonostante un clima mezzo pazzo, estremamente variabile, con una umidità media molto superiore alla media di questo periodo, l'allegagione è stata molto buona, soprattutto sulla farasana: i frutticini fecondati sono una quantità enorme, difficilmente sostenibile dalle piante, ma se anche ne arrivasse a maturazione la metà sarei molto felice. 


La prossima avversità da affontare sarà l'occhio di pavone: la congiuntura fra tempo umido e impossibilità di dare le necessarie cure alle piante (taglio dell'erba e soprattutto potatura per sfoltire la chioma) ha creato le condizioni ideali per lo sviluppo di questo fungo che provoca una forte defoliazione. 

Non eseguendo trattamenti, l'unica cosa in cui possiamo sperare è l'arrivo del bel tempo e di un caldo vento di scirocco che asciughi l'aria.

sabato 14 giugno 2014

Colossi 1

Attorno a casa nostra ci sono alcuni alberoni. Il primo che vi presento è la quercia vicino al vecchio porcile. La macchiolina rosa che vedete alla sua base è Didina, un donnone di 1 metro ed 80 cm.  

Oltre alle dimensioni notevoli, la particolarità di questo albero è che non è più un singolo organismo, ma un condominio. E' infatti avvinto da un'edera gigantesca, rifugio ideale per molti animali: nei rami alti di giorno si appollaiano gazze, cornacchie ed uccelli più piccoli, nell'edera dorme un assiolo; quando fiorisce, alla fine dell'estate, l'edera nutre migliaia di insetti. Una volta le sue ghiande erano un'importante fonte di nutrimento per i maiali del nonno. Ora non ci sono più nè il nonno nè i maiali, e le ghiande se le pappano i topolini che scorrazzano sereni tra le fronde.